CONCORSI E OPERAZIONI A PREMIO: LE 100 DOMANDE PIÙ FREQUENTI
11 Febbraio 2025
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In questa pagina troverai le 100 domande che riceviamo più spesso dai nostri clienti che vogliono organizzare un concorso o una operazione a premi o altra iniziativa premiale in Italia.

Se non dovessi trovare la risposta che stai cercando, o non hai tempo di cercarla 😊, scrivici a welcome@sdm.to per noi sarà un piacere fornirti la risposta personalizzata.

DOMANDE SULLA NORMATIVA DPR 430/2001 E SULLE SUE INTERPRETAZIONI

DOMANDE SUGLI ASPETTI FISCALI DELLE MANIFESTAZIONI A PREMIO

DOMANDE SU STRATEGIE E MECCANICHE

MANIFESTAZIONI ESCLUSE DALLE MANIFESTAZIONI A PREMIO


Cosa sono le manifestazioni a premio?

Le manifestazioni a premio sono iniziative promozionali, come concorsi e operazioni a premio, finalizzate a incentivare la conoscenza di prodotti, servizi, marchi o aziende, oppure a stimolare la vendita di beni o servizi. Sono regolamentate dal D.P.R. 26 ottobre 2001, n. 430 e si suddividono in:

  • Concorsi a premio, dove la vincita dipende dalla sorte o dall’abilità dei partecipanti.
  • Operazioni a premio, in cui il premio è garantito a chi compie un’azione specifica, come un acquisto.

Chi può organizzare un concorso o un’operazione a premio in Italia?

Secondo il D.P.R. 26 ottobre 2001, n. 430, possono organizzare concorsi e operazioni a premio i soggetti iscritti nel Registro delle Imprese, ovvero:

  1. Imprese e Società Commerciali
    • Società di capitali:
      • S.p.A. (Società per Azioni)
      • S.r.l. (Società a Responsabilità Limitata)
      • S.a.p.a. (Società in Accomandita per Azioni)
    • Società di persone:
      • S.n.c. (Società in Nome Collettivo)
      • S.a.s. (Società in Accomandita Semplice)
    • Ditte individuali regolarmente iscritte al Registro delle Imprese
  2. Enti Non Commerciali (con specifiche condizioni)
    • Associazioni senza fini di lucro, comitati, enti morali e ONLUS, solo se iscritti al Registro delle Imprese e limitatamente a manifestazioni di sorte locale.
  3. Imprese Estere
    • Possono organizzare manifestazioni a premio in Italia se:
      • Nominate un rappresentante fiscale in Italia.
      • Oppure utilizzano il sistema di identificazione diretta per adempiere agli obblighi fiscali e amministrativi.


Chi NON può organizzare concorsi a premio

  • Persone fisiche, anche se titolari di Partita IVA.
  • Enti non iscritti al Registro delle Imprese.

Questi requisiti garantiscono la trasparenza e la conformità legale delle manifestazioni a premio, evitando irregolarità e sanzioni.

Qual è la durata massima di un concorso a premio?

La durata massima di un concorso a premio è di un anno dalla data di inizio o della sua comunicazione alla ultima estrazione.

Qual è la durata massima di un’operazione a premio?

La durata massima di un’operazione a premio è di cinque anni dalla data di inizio o della sua comunicazione.

Entro quanto tempo devono essere consegnati i premi ai vincitori?

I premi di un concorso a premio devono essere consegnati ai vincitori entro un termine massimo di sei mesi dalla conclusione della manifestazione o, se previsto dal regolamento, dalla data in cui il vincitore richiede il premio. Questo obbligo garantisce trasparenza e tutela i partecipanti, assicurando che i premi vengano effettivamente erogati nei tempi stabiliti.

Cos’è un atto di delega in una manifestazione a premio?

L’atto di delega in una manifestazione a premio è un documento con cui un’impresa promotrice affida a un altro soggetto, generalmente un’agenzia o un consulente specializzato, la gestione di una o più fasi dell’iniziativa promozionale.

Questa delega può riguardare attività come l’organizzazione operativa, la gestione delle iscrizioni, l’estrazione dei vincitori o la consegna dei premi. Non è richiesta una forma specifica per la redazione dell’atto di delega, che può essere sia a tempo determinato che a tempo indeterminato, a seconda delle esigenze del promotore.

Tuttavia, il soggetto delegato deve operare nel pieno rispetto delle normative vigenti e sotto la responsabilità dell’impresa promotrice.

È consentita la subdelega nella gestione di una manifestazione a premio?

No, la subdelega nella gestione di una manifestazione a premio non è consentita. Il soggetto delegato non può trasferire a terzi, in tutto o in parte, le responsabilità o le attività affidategli, nemmeno con il consenso del delegante.

Questo divieto garantisce che la gestione della manifestazione rimanga sotto il controllo diretto del soggetto originariamente incaricato, assicurando trasparenza e conformità alle normative vigenti.

Le imprese estere possono organizzare manifestazioni a premio in Italia?

, le imprese estere possono organizzare manifestazioni a premio in Italia, a condizione che rispettino la normativa italiana vigente. Possono farlo attraverso due modalità:

  1. Rappresentanza fiscale: nominando un rappresentante fiscale in Italia che si occupi di adempiere a tutti gli obblighi fiscali e amministrativi previsti per la gestione della manifestazione.
  2. Identificazione diretta: utilizzando il sistema di identificazione diretta per gestire autonomamente gli adempimenti fiscali senza necessità di un rappresentante fiscale.

In entrambi i casi, l’impresa estera deve garantire la piena conformità alle disposizioni del D.P.R. 26 ottobre 2001, n. 430 e agli obblighi previsti, come la comunicazione al Ministero del Made in Italy e il rispetto delle procedure per l’assegnazione dei premi.

Un server utilizzato per una manifestazione a premio deve essere situato in Italia?

Non è obbligatorio che il server utilizzato per una manifestazione a premio sia situato in Italia. Tuttavia, mentre le attività preparatorie e gestionali possono essere svolte su server ubicati all’estero, è indispensabile che l’assegnazione dei premi avvenga su un server localizzato in Italia oppure su un sistema di mirror (duplicazione dei dati) presente sul territorio italiano.

Questa disposizione garantisce la trasparenza e il controllo delle operazioni, permettendo alle autorità competenti di verificare la regolarità della manifestazione in conformità con il D.P.R. 26 ottobre 2001, n. 430.

Cosa succede se una manifestazione a premio prevede l’acquisto di un prodotto al di fuori del territorio nazionale?

Le manifestazioni a premio non possono prevedere l’acquisto di beni o servizi in punti vendita fisici situati al di fuori del territorio italiano.

Questo divieto garantisce che tutte le attività promozionali siano strettamente legate al mercato nazionale e siano sottoposte al controllo delle autorità competenti italiane. Tuttavia, è consentita la partecipazione tramite acquisti effettuati su e-commerce accessibili dall’Italia, purché l’iniziativa rispetti le normative vigenti.

Quali regole seguono le manifestazioni a premio sui social media?

Le manifestazioni a premio svolte sui social media devono rispettare sia la normativa italiana prevista dal D.P.R. 26 ottobre 2001, n. 430 sia le linee guida delle piattaforme utilizzate.

Non è più obbligatoria la previa iscrizione a un social network per partecipare a un concorso a premi. Tuttavia, se il regolamento del concorso prevede vantaggi o condizioni di partecipazione riservate esclusivamente agli utenti iscritti a un determinato social, l’iscrizione deve essere chiaramente indicata come parte integrante delle modalità di partecipazione.

Inoltre, è fondamentale che il regolamento specifichi in modo trasparente le modalità di partecipazione, i criteri di assegnazione dei premi e le tempistiche, garantendo il rispetto della privacy dei partecipanti secondo il Regolamento UE 2016/679 (GDPR).

Quando si configura un’associazione di imprese nelle manifestazioni a premio?

Un’associazione di imprese nelle manifestazioni a premio si configura quando due o più aziende collaborano per promuovere congiuntamente la conoscenza o la vendita di prodotti o servizi, perseguendo una finalità commerciale comune.

Questa situazione si verifica, ad esempio, quando un prodotto è distribuito esclusivamente in determinati punti vendita e la partecipazione al concorso è possibile solo acquistando il prodotto in tali negozi. In questo caso, si crea un legame diretto tra l’impresa produttrice e i rivenditori, configurando di fatto un’associazione tra le imprese coinvolte.

In presenza di un’associazione di imprese, è necessario che tutte le aziende partecipanti siano regolarmente iscritte nel Registro delle Imprese e che la manifestazione sia gestita in conformità con le disposizioni del D.P.R. 26 ottobre 2001, n. 430.

Come viene definito il “minimo valore” per l’esclusione di un’iniziativa dalla normativa sui concorsi a premio?

Il “minimo valore” per l’esclusione di un’iniziativa dalla normativa sui concorsi a premio non è quantificato con un importo preciso. La normativa fa riferimento a oggetti di valore trascurabile, paragonabili a gadget promozionali come una matita (lapis), una bandierina o un calendario.

Questi oggetti sono considerati strumenti di mera promozione e non rientrano nelle disposizioni del D.P.R. 26 ottobre 2001, n. 430, poiché il loro valore economico è irrilevante e non costituisce un incentivo significativo per il consumatore.

Cosa è necessario specificare nel regolamento di un concorso a premio se i premi sono viaggi?

Il regolamento deve specificare la durata del viaggio, luogo di partenza, tipo di alloggio, e le spese incluse. Le spese assicurative e aeroportuali sono sempre a carico del promotore.

È possibile devolvere i premi non ritirati a una ONLUS diversa da quella indicata nel regolamento?

, è possibile devolvere i premi non ritirati a una ONLUS diversa da quella indicata nel regolamento, purché questa modifica venga comunicata al Ministero del Made in Italy.

Tuttavia, è vietato convertire i premi in denaro. I premi possono essere eventualmente sostituiti con altri beni di valore equivalente e di concreta utilità per la ONLUS destinataria.

Quando un premio non viene assegnato in un concorso a premio?

Un premio in un concorso a premio non viene assegnato quando:

  1. Il vincitore non può essere identificato correttamente o non risponde nei tempi stabiliti dal regolamento.
  2. Il numero di partecipanti è inferiore al numero dei premi messi in palio.

In questi casi, i premi non assegnati devono essere devoluti alla ONLUS indicata nel regolamento, come previsto dalla normativa vigente.

Come deve essere redatto il verbale di chiusura di un concorso a premio?

Il verbale di chiusura di un concorso a premio deve essere redatto in forma di atto pubblico da un notaio o da un funzionario camerale.

Il documento deve contenere:

  • Le modalità di assegnazione dei premi.
  • L’eventuale perizia tecnica sui sistemi utilizzati (ad esempio per estrazioni o software di selezione).
  • L’elenco dei vincitori e dei premi assegnati.

Questo verbale certifica la regolarità delle operazioni di chiusura e garantisce la trasparenza del concorso, in conformità con il D.P.R. 26 ottobre 2001, n. 430.

Cosa deve fare una Camera di Commercio se non può assicurare la presenza di un responsabile nelle fasi di assegnazione dei premi?

Se una Camera di Commercio non può garantire la presenza di un proprio responsabile durante le fasi di assegnazione dei premi, il Segretario Generale deve redigere un’attestazione formale che certifichi tale impossibilità.

In questo caso, è possibile:

  1. Stipulare una convenzione con una Camera di Commercio limitrofa per delegare la supervisione.
  2. Ricorrere a un notaio, che può sostituire il funzionario camerale nelle operazioni di assegnazione dei premi.

Queste soluzioni garantiscono il rispetto della normativa e la trasparenza delle procedure, come previsto dal D.P.R. 26 ottobre 2001, n. 430.

Il valore dei premi deve essere specificato nel regolamento?

, nel regolamento di un concorso a premio è obbligatorio indicare il valore dei premi offerti.

Il valore deve essere espresso in modo chiaro e trasparente, specificando il valore di mercato al lordo dell’IVA. Questo permette ai partecipanti di conoscere con precisione l’entità del premio e garantisce la conformità alle disposizioni del D.P.R. 26 ottobre 2001, n. 430.

Quando è obbligatoria la presenza di un notaio o di un funzionario camerale nell’assegnazione dei premi?

La presenza di un notaio o di un funzionario camerale è obbligatoria in tutte le fasi in cui avviene l’assegnazione effettiva dei premi in un concorso a premio.

Tuttavia, questa presenza può non essere necessaria durante le fasi intermedie di eliminazione dei partecipanti, a condizione che il sistema utilizzato per tali selezioni sia sicuro, certificato e tracciabile, garantendo trasparenza e correttezza nelle procedure.

Questa disposizione assicura che le fasi decisive dell’assegnazione siano svolte sotto controllo ufficiale, in conformità con il D.P.R. 26 ottobre 2001, n. 430.

In un concorso “rush & win”, i vincitori possono partecipare all’assegnazione di ulteriori premi?

No, nei concorsi di tipo “rush & win” i partecipanti che risultano vincitori perché hanno completato per primi le azioni richieste non possono partecipare all’assegnazione di ulteriori premi.
Questa tipologia di concorso premia immediatamente i vincitori in base alla rapidità di esecuzione e non prevede ulteriori estrazioni o assegnazioni successive per gli stessi partecipanti.

Qual è la differenza tra concorsi e operazioni a premio?

La differenza tra concorsi a premio e operazioni a premio riguarda le modalità di assegnazione dei premi:

  • Nei concorsi a premio, l’attribuzione dei premi dipende dalla sorte, dall’abilità o dalla capacità dei partecipanti. Esempi comuni sono le estrazioni a sorte, i quiz o i giochi di abilità.
  • Nelle operazioni a premio, i premi sono garantiti a chi compie una determinata azione, come l’acquisto o la vendita di un certo quantitativo di prodotti o servizi, senza alcun elemento di casualità.

Entrambe le tipologie sono disciplinate dal D.P.R. 26 ottobre 2001, n. 430.

È ammesso il rimborso in denaro del bene o servizio acquistato come premio?

No, il rimborso in denaro del bene o servizio assegnato come premio è vietato.
In alternativa, è possibile offrire un buono acquisto o un voucher di valore equivalente, utilizzabile per l’acquisto di altri beni o servizi, purché non convertibile in denaro.
Questa regola garantisce il rispetto delle disposizioni del D.P.R. 26 ottobre 2001, n. 430, che vieta l’assegnazione di premi in denaro nei concorsi a premio.

Qual è il soggetto beneficiario della cauzione?

Il beneficiario della cauzione per le manifestazioni a premio (concorsi e operazioni a premio) è sempre il Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

La cauzione serve a garantire l’effettiva assegnazione e consegna dei premi e deve essere prestata in misura diversa a seconda della tipologia di manifestazione:

  • Concorsi a premio: è obbligatorio versare una cauzione pari al 100% del valore complessivo dei premi promessi.
  • Operazioni a premio: è richiesta una cauzione pari al 20% del valore totale dei premi promessi. Tuttavia, la cauzione non è necessaria se i premi vengono consegnati al momento stesso dell’acquisto del prodotto o servizio.

La cauzione può essere prestata tramite:

  • Fideiussione bancaria
  • Polizza assicurativa
  • Deposito cauzionale in denaro presso la Tesoreria dello Stato

Questa garanzia tutela i partecipanti, assicurando che i premi vengano effettivamente erogati nel rispetto del D.P.R. 26 ottobre 2001, n. 430.

Quali sono le modalità e i tempi per lo svincolo della cauzione nelle manifestazioni a premio?

Lo svincolo della cauzione per concorsi e operazioni a premio avviene attraverso un provvedimento del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, inviato via PEC alla Ragioneria dello Stato con contestuale comunicazione al promotore.

Per i concorsi a premio, la cauzione si considera svincolata:
Dopo un anno dalla conclusione del concorso, oppure
Dopo 180 giorni dalla trasmissione del verbale di chiusura, se avvenuta prima del termine annuale.

Se la cauzione è stata prestata tramite fideiussione bancaria o polizza assicurativa, queste devono includere una clausola di svincolo automatico alla scadenza dei termini previsti.

In caso di deposito cauzionale in denaro presso la Tesoreria dello Stato, lo svincolo avviene tramite un provvedimento dirigenziale emesso dopo la trasmissione del verbale di chiusura della manifestazione.

Infine, la documentazione che comprova il versamento della cauzione deve essere inviata al Ministero almeno 15 giorni prima della data di inizio della manifestazione a premio, in conformità con il D.P.R. 26 ottobre 2001, n. 430.

Cosa si intende per data di inizio di un concorso a premio?

La data di inizio di un concorso a premio corrisponde al giorno in cui ha ufficialmente inizio la pubblicità dell’iniziativa, ovvero il momento in cui viene fatta la promessa al pubblico riguardo ai premi e alle modalità di partecipazione.

Da questa data decorrono tutti gli obblighi legali previsti dalla normativa, compresi quelli relativi alla comunicazione al Ministero delle Imprese e del Made in Italy e alla gestione della cauzione.

Qual è il termine ultimo per inviare il regolamento di un concorso a premio?

Il regolamento di un concorso a premio deve essere trasmesso al Ministero delle Imprese e del Made in Italy almeno 15 giorni prima della data di inizio del concorso, ovvero prima dell’avvio della pubblicità e della promessa al pubblico.

Quando devono essere comunicate al Ministero le modifiche al regolamento di un concorso a premio?

Le modifiche al regolamento di un concorso a premio devono essere comunicate al Ministero delle Imprese e del Made in Italy prima che producano effetti.
Se le modifiche riguardano aspetti sostanziali del concorso (come premi, modalità di partecipazione o tempistiche), la comunicazione deve avvenire almeno 15 giorni prima dell’attuazione delle modifiche stesse.

Il regolamento di un concorso a premio deve essere sottoscritto?

No, la sottoscrizione del regolamento non è necessaria in forma cartacea, poiché è sostituita dalla firma digitale del documento.

La documentazione deve essere trasmessa al Ministero delle Imprese e del Made in Italy tramite il servizio telematico ufficiale, garantendo così autenticità e validità legale ai sensi della normativa vigente.

Il regolamento di un’operazione a premio deve essere sottoscritto?

Sì, il regolamento di un’operazione a premio deve essere redatto e accompagnato da una dichiarazione sostitutiva di atto notorio con firma autenticata da un notaio.

Quali informazioni deve contenere il materiale pubblicitario di una manifestazione a premio?

Il materiale pubblicitario di una manifestazione a premio deve riportare in modo chiaro e trasparente le seguenti informazioni:

  1. Il tipo di manifestazione (concorso o operazione a premio).
  2. La durata dell’iniziativa, indicando le date di inizio e fine.
  3. Le condizioni di partecipazione, specificando le modalità e i requisiti richiesti.
  4. Per i concorsi a premio, il valore dei premi messi in palio.

Il materiale pubblicitario di una manifestazione a premio deve indicare che è stata fatta la comunicazione al Ministero?

No, il materiale pubblicitario non deve contenere alcuna indicazione che attesti l’avvenuta comunicazione al Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
La comunicazione al Ministero è un adempimento formale obbligatorio per il promotore, ma non è necessario renderlo pubblico nei materiali promozionali destinati ai consumatori.

Il regolamento di un concorso a premio deve seguire un modello specifico?

No, non esiste un modello predefinito per il regolamento di un concorso a premio. Tuttavia, il regolamento deve obbligatoriamente contenere tutti gli elementi indicati dall’art. 11 del D.P.R. 26 ottobre 2001, n. 430.

Tra le informazioni essenziali da includere ci sono:

  • La denominazione e la tipologia della manifestazione.
  • La durata e l’ambito territoriale del concorso.
  • I destinatari e le modalità di partecipazione.
  • L’elenco dettagliato dei premi e il loro valore di mercato.
  • Le modalità di estrazione o assegnazione dei premi.
  • I termini e le modalità di consegna dei premi.
  • La ONLUS beneficiaria dei premi non assegnati.
  • I riferimenti alla garanzia della cauzione, se prevista.

Questi elementi garantiscono la trasparenza e la conformità alla normativa vigente.

Come deve essere reso disponibile il regolamento ai partecipanti?

Il regolamento di una manifestazione a premio deve essere messo a disposizione dei partecipanti in modo chiaro, trasparente e gratuito.

Deve essere accessibile:

  • Nei luoghi di partecipazione (ad esempio, nei punti vendita coinvolti).
  • Tramite i media utilizzati per promuovere l’iniziativa (siti web, social media, applicazioni).
  • Attraverso il materiale promozionale dell’iniziativa.

L’accesso al regolamento non deve comportare oneri aggiuntivi per i partecipanti, garantendo così massima trasparenza e conformità alla normativa vigente.

Come devono essere presentati i codici in un concorso a premio su un prodotto?

I codici utilizzati per partecipare a un concorso a premio devono essere:

• All’interno della confezione, per garantire che solo chi acquista il prodotto possa accedervi.
• Oppure, se posizionati all’esterno della confezione, devono essere protetti da una verniciatura removibile o da altri sistemi di copertura (es. scratch-off), per evitare che siano visibili senza l’acquisto del prodotto.

Questa disposizione assicura trasparenza e impedisce l’uso improprio dei codici.

Il vincitore di un concorso a premio deve sostenere ulteriori spese per ricevere il premio?

No, il vincitore di un concorso a premio non deve sostenere alcuna spesa aggiuntiva per ricevere il premio, compresi i costi di trasporto, spedizione o consegna.

Come devono essere comunicate le vincite in un concorso a premio?

Le vincite devono essere comunicate ai vincitori utilizzando lo stesso strumento impiegato per lo svolgimento del concorso (ad esempio, email, SMS, notifiche sull’app o sul sito web).

È comunque possibile integrare ulteriori mezzi di comunicazione (come telefonate o lettere) se previsto dal regolamento, purché garantiscano chiarezza e tempestività nell’informare i vincitori.

Per quanto tempo deve essere conservata la documentazione di una manifestazione a premio?

La documentazione relativa a una manifestazione a premio deve essere conservata secondo queste tempistiche:

• Gli atti amministrativi (come il regolamento, i verbali e le comunicazioni ufficiali) devono essere conservati fino a quando i vincitori possono far valere i propri diritti sul premio.
• Gli atti fiscali (come le ricevute e i documenti relativi alla cauzione) devono essere conservati fino al 31 dicembre del quarto anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione IVA.

Questi obblighi garantiscono la tracciabilità e la conformità alle normative fiscali e amministrative vigenti.

Un’azienda che rimborsa l’importo pagato, totale o parziale, deve considerarlo un’operazione a premio?

No, il rimborso totale o parziale dell’importo pagato non è considerato un’operazione a premio, ma è assimilabile a uno sconto applicato all’acquisto.
Poiché si tratta di una forma di agevolazione economica legata direttamente all’acquisto, rientra nella disciplina delle pratiche commerciali e non nelle disposizioni previste dal D.P.R. 26 ottobre 2001, n. 430 per le manifestazioni a premio.

Una card con accumulo punti convertibili in denaro è un’operazione a premio?

, una card che permette l’accumulo di punti convertibili in denaro è considerata un’operazione a premio, a condizione che i punti siano immediatamente utilizzabili per acquistare beni o servizi offerti direttamente dall’emittente della card.

Questo tipo di meccanismo rientra nella normativa delle manifestazioni a premio regolata dal D.P.R. 26 ottobre 2001, n. 430, poiché incentiva i consumatori all’acquisto attraverso l’attribuzione di vantaggi economici.

Quando un’offerta di un bene abbinato non è un’operazione a premio?

Un’offerta di un bene abbinato non è considerata un’operazione a premio quando:

  1. I beni sono venduti congiuntamente come parte di un’unica offerta commerciale.
  2. Non vengono utilizzati termini promozionali come “regalo“, “premio” o simili.
  3. Il prezzo complessivo dell’offerta rispetta i normali valori di mercato.

In questo caso, l’iniziativa è considerata una semplice offerta commerciale e non rientra nelle disposizioni del D.P.R. 26 ottobre 2001, n. 430.

Le manifestazioni a premio per incentivare azioni a tutela dell’ambiente sono soggette alla normativa?

No, le manifestazioni a premio finalizzate a incentivare azioni di tutela ambientale non sono soggette alla normativa sulle manifestazioni a premio, in quanto rientrano tra le esclusioni previste per iniziative con finalità sociali, benefiche o solidaristiche.

Questa esclusione è prevista dal D.P.R. 26 ottobre 2001, n. 430 per promuovere comportamenti responsabili e sostenibili senza l’obbligo di rispettare gli adempimenti burocratici previsti per finalità commerciali.

Un’iniziativa con un contributo per il premio superiore al 75% del costo del bene è un’operazione a premio?

, un’iniziativa in cui il consumatore è tenuto a versare un contributo superiore al 75% del costo del bene o servizio offerto come premio è considerata a tutti gli effetti un’operazione a premio.
Questo perché il contributo richiesto è marginale rispetto al valore del premio, configurando l’iniziativa come uno strumento di incentivazione commerciale disciplinato dal D.P.R. 26 ottobre 2001, n. 430.

Quali sono le modalità di pagamento delle sanzioni per le manifestazioni a premio?

Le sanzioni relative alle violazioni della normativa sulle manifestazioni a premio devono essere pagate utilizzando il Modello F23.

Nel modulo devono essere indicati correttamente:

  • Il codice tributo specifico per la sanzione.
  • I dati del trasgressore o del soggetto obbligato al pagamento.
  • L’ufficio competente dell’Agenzia delle Entrate.

Qual è la normativa che disciplina il regime fiscale delle manifestazioni a premio?

Il regime fiscale delle manifestazioni a premio è disciplinato dall’art. 19 della Legge 27 dicembre 1997, n. 449.
Questa norma regola gli aspetti fiscali relativi all’assegnazione dei premi, comprese le imposte dovute, come la ritenuta alla fonte sugli omaggi e la gestione dell’IVA applicabile ai beni e servizi offerti come premi.

Qual è la base imponibile per l’applicazione della ritenuta IRPEF nei premi in natura?

La base imponibile per l’applicazione della ritenuta IRPEF sui premi in natura è definita dalla Risoluzione n. 54 del 26 marzo 2004 dell’Agenzia delle Entrate.

Secondo questa risoluzione, la base imponibile corrisponde al valore normale del premio, determinato ai sensi dell’art. 9 del TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi), ovvero il valore di mercato del bene o servizio al momento dell’assegnazione.

Su tale importo si applica la ritenuta alla fonte a titolo d’imposta nella misura prevista dalla normativa vigente.

Qual è il regime fiscale applicabile a un dipendente che riceve un premio da un’azienda terza?

Il regime fiscale applicabile a un dipendente che riceve un premio da un’azienda terza è disciplinato dalla Risoluzione n. 101 del 27 luglio 2005 dell’Agenzia delle Entrate.

Secondo questa risoluzione, il premio ricevuto da un dipendente da parte di un soggetto terzo è considerato un reddito di lavoro dipendente e, pertanto, è soggetto a ritenuta IRPEF da parte del datore di lavoro.

L’azienda terza che eroga il premio deve quindi comunicare al datore di lavoro il valore del premio affinché venga correttamente tassato nella busta paga del dipendente.

Quali obiettivi si pongono le aziende con le manifestazioni a premio?

Le aziende utilizzano le manifestazioni a premio per raggiungere diversi obiettivi strategici, tra cui:

  1. Aumento degli acquisti: incentivare la vendita di prodotti o servizi stimolando i consumatori all’acquisto.
  2. Generazione di lead: raccogliere dati di potenziali clienti attraverso la partecipazione all’iniziativa, creando nuove opportunità commerciali.
  3. Aumento dell’engagement: coinvolgere attivamente il pubblico, favorendo l’interazione con il brand attraverso giochi, sfide o dinamiche social.
  4. Incremento della brand awareness: aumentare la visibilità e la notorietà del marchio, consolidando la presenza sul mercato.

Questi obiettivi contribuiscono a rafforzare la posizione competitiva dell’azienda e a migliorare la relazione con i clienti.

Come scegliere il premio giusto per un’iniziativa promozionale?

Per scegliere il premio ideale in un’iniziativa promozionale è fondamentale considerare diversi aspetti strategici:

  1. Coerenza con il brand: il premio deve rispecchiare i valori e l’identità del marchio, rafforzandone il posizionamento sul mercato.
  2. Differenziazione dalla concorrenza: deve essere originale e distintivo per emergere rispetto alle offerte dei competitor.
  3. Attrattività per il target: deve risultare desiderabile e rilevante per il pubblico di riferimento, tenendo conto di interessi, abitudini di consumo ed esigenze.
  4. Valore percepito: il premio deve avere un valore percepito elevato, anche se non necessariamente di alto costo, per stimolare la partecipazione.
  5. Compatibilità con il budget: deve essere sostenibile in termini di costi e logistica, garantendo il giusto equilibrio tra investimento e ritorno.

Una scelta strategica del premio contribuisce a rendere la promozione più efficace, aumentando la partecipazione e migliorando la percezione del brand.

Quanto è importante la call to action in un concorso a premio?

La call to action (CTA) è un elemento fondamentale per il successo di un concorso a premio, poiché guida il pubblico a compiere l’azione desiderata.

Una CTA efficace deve essere:

  1. Chiara e diretta: utilizzare messaggi semplici e immediati come “Partecipa ora”, “Scopri come vincere” o “Gioca e vinci”.
  2. Coinvolgente: stimolare curiosità ed entusiasmo, facendo leva su emozioni e desideri del target.
  3. Visibile: posizionata strategicamente nei materiali promozionali, online e offline, per attirare subito l’attenzione.
  4. Urgente: creare un senso di urgenza o esclusività con frasi come “Solo per oggi” o “Ultime possibilità di vincere”.

Una CTA ben studiata può aumentare la partecipazione, migliorare l’engagement e massimizzare i risultati del concorso.

Cosa deve contenere la “legal line” di un concorso a premi?

La legal line di un concorso a premio deve riportare in modo chiaro e sintestico le informazioni essenziali per garantire la trasparenza e il rispetto della normativa. Nello specifico, deve includere:

  1. Nome del concorso: la denominazione ufficiale dell’iniziativa.
  2. Periodo di validità: le date di inizio e fine del concorso.
  3. Montepremi complessivo: il valore totale dei premi messi in palio.
  4. Riferimento al regolamento completo: indicazione di dove consultare il regolamento integrale (es. sito web o punto vendita).

Quali sono i requisiti di un contest artistico?

Un contest artistico prevede specifici requisiti per essere considerato tale:

1. Contributo creativo: i partecipanti devono presentare un’opera o un elaborato di natura artistica, creativa o intellettuale (es. disegni, fotografie, video, testi).
2. Finalità industriale o commerciale: le opere raccolte devono essere destinate a un utilizzo con scopi industriali o commerciali, come campagne pubblicitarie, prodotti di merchandising o iniziative di comunicazione.
3. Premiazione basata su criteri di merito: i vincitori vengono selezionati in base alla qualità, originalità o creatività del contributo, valutati da una giuria o secondo criteri prestabiliti.
4. Trasferimento dei diritti d’uso: il regolamento deve specificare le modalità di cessione o utilizzo dei diritti d’autore sulle opere presentate.

Questi requisiti distinguono i contest artistici dalle altre tipologie di concorsi e ne regolano la gestione in conformità con la normativa vigente.
Approfondisci cliccando qui.

Cosa è un social casting?

Un social casting è un’iniziativa promozionale in cui i partecipanti sono invitati a candidarsi per svolgere un’attività o realizzare un progetto legato al brand.

In questo tipo di iniziativa:

  1. I partecipanti devono presentare una candidatura attraverso i social media, spesso inviando contenuti creativi come foto, video o progetti.
  2. L’attività richiesta è assimilabile a un vero e proprio lavoro o collaborazione con il brand.
  3. Il premio offerto non è considerato un semplice incentivo, ma viene trattato come una retribuzione per la prestazione svolta.

Il social casting è quindi un’opportunità per coinvolgere il pubblico nella creazione di contenuti o nella partecipazione attiva a iniziative aziendali, combinando engagement e valorizzazione del talento.
Approfondisci cliccando qui.

Cosa è un “charity engagement”?

Il charity engagement è un’iniziativa promozionale che invita i clienti a partecipare attivamente a un progetto con finalità benefiche o solidali, attraverso azioni concrete o attività svolte sui social media.

Le modalità di partecipazione possono includere:

  1. Azioni reali: come acquisti solidali, donazioni, partecipazione a eventi o attività di volontariato.
  2. Azioni digitali: condivisione di contenuti, utilizzo di hashtag dedicati, like o commenti per sostenere una causa benefica.

In cambio dell’engagement, il brand può effettuare donazioni a enti benefici o sostenere progetti sociali, coinvolgendo i consumatori in un’iniziativa che rafforza la responsabilità sociale d’impresa (CSR) e migliora la brand reputation.
Approfondisci cliccando qui.

Cosa è Promosuite?

Promosuite è una piattaforma digitale proprietaria di SDM Promotion, progettata per gestire in modo completo e sicuro promozioni e manifestazioni a premio.

Si tratta di una soluzione a impatto zero, che consente alle aziende di organizzare e monitorare tutte le fasi delle iniziative promozionali, garantendo conformità normativa, trasparenza e sostenibilità ambientale.

Le principali funzionalità di Promosuite includono:

  • Gestione di concorsi a premio e operazioni a premio.
  • Monitoraggio e tracciabilità di tutte le attività promozionali.
  • Ottimizzazione dei processi tramite strumenti digitali sicuri ed ecologici.

Grazie a Promosuite, SDM Promotion offre un supporto completo per la realizzazione di campagne promozionali innovative ed efficienti.

Posso mettere in palio soldi o denaro come premio?

No, in Italia è vietato mettere in palio denaro come premio in un concorso a premio, così come è proibita l’assegnazione di beni facilmente convertibili in denaro, come i gettoni d’oro.

Questo divieto è stabilito dal D.P.R. 26 ottobre 2001, n. 430 e la violazione di questa norma comporta sanzioni amministrative.

I premi possono consistere esclusivamente in beni o servizi.

Posso organizzare un concorso a premi per persone residenti all’estero?

, è possibile organizzare un concorso a premi rivolto a persone residenti all’estero, ma è fondamentale rispettare le normative locali del Paese in cui si trovano i partecipanti.

Oltre a conformarsi al D.P.R. 26 ottobre 2001, n. 430 per la parte svolta in Italia, il promotore deve verificare e adeguarsi alle leggi nazionali del Paese estero in merito a:

  • Autorizzazioni richieste per lo svolgimento di concorsi.
  • Limitazioni sui premi offerti.
  • Adempimenti fiscali e doganali.
  • Normative sulla privacy e gestione dei dati personali.

Quanti premi devo mettere in palio in un concorso a premi?

La quantità e la tipologia di premi da mettere in palio in un concorso dipendono dalla struttura dell’iniziativa e dagli obiettivi che si vogliono raggiungere. È fondamentale distinguere tra due categorie principali di premi:

  1. Premi Finali: in questo caso, è più efficace puntare sulla qualità e sul valore percepito del premio piuttosto che sulla quantità. Offrire pochi premi, ma di alto valore, aumenta l’attrattiva e la percezione di esclusività del concorso. La strategia ideale è quindi meno premi ma più belli.
  2. Premi Instant Win: qui è importante far percepire ai partecipanti maggiori possibilità di vincita. Per questo motivo, è preferibile mettere in palio un numero elevato di premi, anche di valore inferiore, per incentivare la partecipazione immediata. La strategia consigliata è più premi ma meno costosi.

La scelta deve quindi bilanciare valore e quantità in base al tipo di concorso e al target di riferimento, per massimizzare il coinvolgimento e il successo dell’iniziativa.

Quanti premi devo mettere in palio in un concorso a premi con meccanica instant win?

Per i concorsi a premi con meccanica instant win, nel 2024 la tendenza media è stata quella di mettere in palio un numero di premi pari al 1% – 3% rispetto al numero totale di partecipanti attesi.

Questa percentuale è studiata per garantire un buon equilibrio tra la percezione di concrete possibilità di vincita e la sostenibilità economica del concorso. Un numero adeguato di premi incentiva la partecipazione, mantenendo alto il livello di coinvolgimento senza compromettere il budget dell’iniziativa.

Posso usare in comunicazione il logo del fornitore dei premi?

La risposta è: DIPENDE.
Il semplice fatto di mettere in palio dei premi non autorizza automaticamente l’utilizzo del logo o delle immagini dei premi del fornitore nei materiali di comunicazione.

Per poter utilizzare questi elementi è necessario richiedere un’esplicita autorizzazione al fornitore, fornendo tutte le informazioni e le creatività relative al concorso che si intende promuovere.

Tuttavia, è importante sapere che anche rispettando le linee guida della corporate identity, molti brand premium possono comunque negare l’autorizzazione all’uso dei propri loghi o immagini.

Posso usare in comunicazione il brand fornitore dei premi, sia tradizionali che forniti ai vincitori?

Se non si vuole richiedere l’autorizzazione all’utilizzo del brand del fornitore dei premi o questa viene negata, è comunque possibile adottare diverse soluzioni creative per comunicare il premio senza utilizzare loghi, lettering o immagini registrate del brand.

Il premio potrà comunque essere acquistato liberamente attraverso i canali di vendita tradizionali e successivamente fornito ai vincitori.
Questa strategia permette di promuovere il premio rispettando i limiti legali legati all’uso del marchio, senza compromettere l’efficacia della comunicazione.

Come posso valutare l’andamento del mio concorso a premi?

Il numero assoluto di partecipanti non è un indicatore sufficiente per valutare il successo di un concorso a premio. È inoltre poco utile confrontare i propri risultati con quelli di brand concorrenti, poiché ogni iniziativa ha obiettivi diversi.

Per una valutazione efficace, è fondamentale analizzare i KPI (Key Performance Indicator) in base agli obiettivi prefissati, come:

  • Incremento delle vendite (sell out)
  • Aumento della notorietà del brand (brand awareness)

Per i concorsi Acquista e Vinci è utile monitorare:

  • Rapporto tra numero di partecipazioni e pack venduti nel periodo promozionale
  • Variazione nel numero di pack venduti rispetto al periodo precedente
  • Valore medio dello scontrino durante il concorso rispetto al periodo precedente
  • Numero di prodotti acquistati per cliente rispetto al periodo precedente

Per i concorsi Gioca e Vinci è utile monitorare:

  • CTR (Click Through Rate) della campagna rispetto a campagne precedenti
  • Rapporto tra partecipanti al concorso e utenti atterrati sul sito/social tramite la campagna
  • Livello di engagement durante e fuori dal concorso

Questi indicatori consentono di misurare il reale impatto della promozione sugli obiettivi aziendali, assicurando una valutazione più precisa ed efficace.

Conviene organizzare un concorso a premi?

Sì, molto spesso organizzare un concorso a premi è una strategia conveniente ed efficace.

In Italia, circa 16 milioni di persone (pari al 26% della popolazione) partecipano abitualmente a concorsi a premi (Fonte: Ricerca IFC-CNR di Pisa). Questi consumatori, motivati dalla speranza di vincere, sono più propensi a:

  • Acquistare un prodotto a prezzo pieno anziché uno scontato o più economico.
  • Rimanere fedeli a una marca.
  • Provare un nuovo prodotto che normalmente non avrebbero scelto.
  • Fornire volontariamente le proprie informazioni personali.
  • Diventare ambasciatori del brand, promuovendolo spontaneamente.

Questi comportamenti confermano che i concorsi a premi possono essere strumenti potenti per aumentare le vendite, migliorare la brand loyalty e ampliare la customer base.

Quanto devo investire per comunicare un concorso a premi?

Non esiste un importo fisso da investire per comunicare un concorso a premi. La cosa più importante è scegliere i media giusti per raggiungere il pubblico target e garantire il successo dell’iniziativa.
Per un concorso di tipo “Acquista e Vinci”, i canali di comunicazione più efficaci sono:

  • Pack prodotto (promozione direttamente sulla confezione)
  • Materiale nel punto vendita (PDV)
  • Hostess per attività promozionali in store
  • Comunicazione di prossimità (notifiche push, radio in-store)

Per un concorso di tipo “Gioca e Vinci”, invece, è consigliato investire in:

  • ADV Social (pubblicità sui social media)
  • Display ADV (banner pubblicitari online)
  • Google Ads (AdWords)
  • Mezzi propri come sito web, social network e CRM

Una volta individuati i canali più adatti, è fondamentale destinare almeno il 30% del budget complessivo del concorso alla comunicazione. Un investimento inferiore comprometterebbe l’efficacia dell’iniziativa.

Meglio un concorso o un’operazione a premio certo?

La risposta è: dipende dal budget!

  • Con un budget importante, che permette di offrire premi di alto valore percepito a tutti coloro che effettuano un determinato acquisto, l’operazione a premio è la scelta più adatta. Questo approccio garantisce a tutti i partecipanti un premio, incentivando direttamente l’acquisto.
  • Con un budget più contenuto, che non consente di offrire premi di valore a tutti, il concorso a premi diventa la soluzione migliore. Pochi premi, ma di grande valore, sono più efficaci nel coinvolgere i consumatori rispetto a gadget poco utili.

In alternativa, si possono valutare operazioni di co-marketing win-win, collaborando con altri brand per condividere i costi e ampliare l’impatto promozionale.

Posso organizzare un concorso a premi sui social?

, è possibile organizzare un concorso a premi sui social, ma è necessario rispettare alcune importanti accortezze stabilite dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy:

  1. Partecipazione riservata: il concorso deve essere riservato esclusivamente agli utenti già iscritti al social network prima dell’inizio della manifestazione.
  2. Server italiano certificato: i dati dei partecipanti devono essere archiviati o mirrorati su un server situato in Italia e certificato, per garantire la sicurezza e la tracciabilità delle informazioni.
  3. Divieto di utilizzo dei tool social: non è consentito utilizzare strumenti messi a disposizione direttamente dalle piattaforme social (es. like, condivisioni) o sistemi di estrazione su server non certificati in Italia.

Queste regole servono a garantire la trasparenza e la regolarità del concorso, nel rispetto della normativa italiana.

I giveaway sono legali in Italia?

La definizione di giveaway non è prevista dalla normativa italiana.

Per capire se un giveaway è legale, è fondamentale distinguere tra diverse situazioni:

  1. Se il giveaway è strutturato come un vero e proprio concorso a premi e vengono rispettate tutte le procedure richieste dalla normativa italiana (ad esempio il D.P.R. 26 ottobre 2001, n. 430), allora è legale.
  2. Se rientra tra le manifestazioni escluse dalla normativa (ad esempio iniziative con finalità benefiche o sociali), è comunque legale.
  3. Se invece viene organizzato senza rispettare gli adempimenti previsti, risulta illegale e potrebbe essere soggetto a sanzioni da parte del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

È quindi fondamentale valutare attentamente la struttura del giveaway e, se necessario, adeguarsi agli obblighi normativi per evitare rischi legali.

Il mio competitor fa questa iniziativa promozionale e voi mi dite che non si può fare, come è possibile?

I controlli effettuati dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy sulle iniziative promozionali sono generalmente limitati e avvengono soprattutto a seguito di segnalazioni da parte degli utenti.

Il fatto che un brand realizzi un’operazione illegale senza essere sanzionato non garantisce che un’altra azienda possa utilizzare la stessa meccanica senza conseguenze. Se il Ministero dovesse individuare l’irregolarità, l’iniziativa potrebbe essere comunque sanzionata.

Per questo motivo è fondamentale rispettare sempre la normativa vigente per evitare rischi legali.

Posso organizzare un concorso a premi in Italia valido per l’estero?

, secondo la normativa italiana è possibile organizzare un concorso a premi valido anche per l’estero.

Tuttavia, è importante considerare che un concorso aperto a partecipanti di altri Paesi potrebbe violare le leggi locali sulle manifestazioni a premio.

Per ridurre questo rischio, si consiglia di:

  • Evitare comunicazioni mirate ai residenti di Paesi esteri.
  • Limitarsi a una pubblicità generica sui social o sul sito del brand.
  • Non attivare campagne targettizzate per utenti di Paesi specifici o azioni promozionali fisiche all’estero (es. in negozi o aeroporti).

In questi casi è obbligatorio attivare pratiche conformi alle normative locali di ciascun Paese per garantire la piena legalità dell’iniziativa.

Quali autorizzazioni sono necessarie per lanciare un concorso a premi in Italia?

Per organizzare un concorso a premi in Italia, è obbligatorio seguire specifiche procedure previste dal D.P.R. 26 ottobre 2001, n. 430. Ecco le principali autorizzazioni e adempimenti richiesti:

  1. Comunicazione al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (ex MISE):
    • La comunicazione di avvio del concorso deve essere inviata almeno 15 giorni prima della data di inizio dell’iniziativa. Questa comunicazione deve includere:
    • Il regolamento ufficiale del concorso, firmato digitalmente.
    • La dichiarazione sostitutiva di atto notorio che attesta la conformità del concorso alle normative vigenti.
    • La documentazione relativa alla cauzione.
  2. Deposito della Cauzione:
    • È obbligatorio versare una cauzione pari al 100% del valore complessivo dei premi promessi. Questa può essere prestata tramite:
    • Fideiussione bancaria
    • Polizza assicurativa
    • Deposito cauzionale presso la Tesoreria dello Stato
    • Questo serve a garantire l’effettiva assegnazione e consegna dei premi.
  3. Notaio o Funzionario Camerale:
    • La fase di estrazione o assegnazione dei premi deve avvenire alla presenza di un notaio o di un funzionario della Camera di Commercio. Questo garantisce la trasparenza e la regolarità delle procedure.
  4. Conformità alla Privacy (GDPR):
    • Se il concorso prevede la raccolta di dati personali, è necessario essere conformi al Regolamento Europeo sulla Protezione dei Dati (GDPR).
    • Informativa privacy chiara e trasparente.
    • Raccolta del consenso esplicito per l’utilizzo dei dati.
  5. Obblighi Fiscali
    È necessario adempiere agli obblighi fiscali previsti, come il versamento delle eventuali imposte sui premi assegnati e la gestione delle ritenute IRPEF sui premi in natura.

Quando una manifestazione a premio può essere considerata vietata?

Una manifestazione a premio è considerata vietata nei seguenti casi:

  1. Violazione della pubblica fede: quando il meccanismo del concorso non garantisce la trasparenza e la parità di trattamento tra i partecipanti, consentendo al promotore di influenzare l’esito o rendendo la partecipazione illusoria.
  2. Elusione del monopolio statale dei giochi: se il prezzo richiesto per partecipare è superiore al valore commerciale del bene o servizio promosso, configurando una pratica simile al gioco d’azzardo, riservato allo Stato.
  3. Turbativa della concorrenza o del mercato: quando la manifestazione altera la libera concorrenza o distorce il mercato, ad esempio creando condizioni sleali rispetto ai competitor.
  4. Promozione di prodotti con divieti di pubblicità: se vengono pubblicizzati prodotti o servizi soggetti a restrizioni legali sulla comunicazione, come tabacco o farmaci da prescrizione.
  5. Violazione del DPR 430/2001: se non vengono rispettate le disposizioni previste dalla normativa vigente, incluse le modalità di gestione, comunicazione e assegnazione dei premi.

È possibile per un’azienda delegare a terzi la gestione di una manifestazione a premio? Ci sono limitazioni alla subdelega?

, un’azienda può delegare a un soggetto terzo la gestione di una o più fasi di una manifestazione a premio tramite un atto di procura, che non richiede una forma specifica e può avere anche una durata a tempo indeterminato.

Tuttavia, il soggetto delegato non può subdelegare a terzi le attività ricevute, neanche con il consenso del delegante. Qualora fosse necessario coinvolgere altri soggetti, sarà il promotore stesso a conferire ulteriori deleghe specifiche direttamente ai nuovi incaricati.

A chi vanno devoluti i premi non assegnati nei concorsi a premio?

I premi non assegnati nei concorsi a premio devono essere devoluti a ONLUS (Organizzazioni Non Lucrative di Utilità Sociale) specificamente indicate nel regolamento del concorso.

Questa disposizione è obbligatoria per garantire una destinazione etica e trasparente dei premi non distribuiti. Tuttavia, è vietato devolvere denaro contante; i premi possono essere sostituiti con beni o servizi di valore equivalente utili all’attività della ONLUS.

Quando si parla di meccanica “instant win”?

La meccanica “instant win” si applica quando il sistema di gioco prevede l’assegnazione immediata dei premi entro un arco temporale definito. Il partecipante scopre subito dopo aver completato l’azione richiesta (come un acquisto, la registrazione o la partecipazione a un gioco online) se ha vinto o meno.

Questo tipo di meccanica è molto utilizzato per incentivare la partecipazione grazie all’effetto di gratificazione immediata, aumentando così il coinvolgimento e l’interesse dei consumatori.

In un concorso a due fasi, i non vincitori della prima fase possono partecipare alla seconda?

, i partecipanti non vincitori della prima fase possono accedere alla seconda fase, solo se previsto dal regolamento del concorso.

Questa possibilità è spesso utilizzata per riassegnare i premi non vinti o non reclamati nella prima fase, aumentando così le opportunità di vincita e incentivando la partecipazione continuativa.

Si può richiedere il codice a barre EAN per partecipare a un concorso?

No, non è consentito richiedere il codice a barre EAN per partecipare a un concorso a premio perché questo codice non identifica in modo univoco l’atto di acquisto.

Il codice EAN è lo stesso per tutti i prodotti di uno stesso lotto e non fornisce garanzie sull’effettivo acquisto del prodotto da parte del partecipante. Per garantire la trasparenza e la regolarità del concorso, è preferibile richiedere prove d’acquisto univoche come:

  • Lo scontrino fiscale o la fattura;
  • Il codice univoco stampato sulla confezione o inserito all’interno del prodotto;
  • Codici generati specificatamente per il concorso.

Queste soluzioni assicurano un controllo efficace sulla validità della partecipazione.

Il verbale di chiusura di un concorso a premio deve essere redatto con particolari formalità?

, il verbale di chiusura di un concorso a premio deve essere redatto con specifiche formalità.

Deve essere redatto tramite atto pubblico da un notaio o da un funzionario della Camera di Commercio. Questo documento certifica ufficialmente la corretta conclusione del concorso e deve contenere:

  • Le modalità di assegnazione dei premi;
  • L’elenco dei vincitori;
  • L’eventuale relazione tecnica sull’estrazione o sul sistema di assegnazione;
  • La conferma dell’avvenuta consegna dei premi o la loro destinazione in caso di mancata assegnazione.

Questa procedura garantisce la trasparenza e il rispetto della normativa prevista dal D.P.R. 26 ottobre 2001, n. 430.

Cosa si intende per premio “non richiesto” o “non assegnato”?

Un premio si definisce:

  • Non richiesto” quando il vincitore non invia entro i termini stabiliti i documenti necessari per la convalida della vincita (ad esempio copia dello scontrino, documento d’identità o modulo di accettazione del premio).
  • Non assegnato” quando il vincitore non può essere identificato o contattato a causa di dati incompleti, errati o di mancata risposta.

In entrambi i casi, secondo la normativa, i premi devono essere devoluti alla ONLUS indicata nel regolamento del concorso.

In caso di concorso con premi alternativi, come si calcola la cauzione?

La cauzione per un concorso a premio che prevede premi alternativi deve essere calcolata considerando il costo medio di mercato del premio di valore maggiore tra quelli messi in palio.

Le aziende sono obbligate a comunicare la vincita entro un determinato periodo?

No, non esiste un obbligo temporale specifico previsto dalla normativa per la comunicazione della vincita.

Tuttavia, è opportuno che l’azienda utilizzi modalità di comunicazione chiare, trasparenti e tempestive per garantire che il vincitore riceva effettivamente la notifica della vincita.

Le modalità e i tempi di comunicazione dovrebbero essere indicati nel regolamento del concorso per assicurare trasparenza e parità di trattamento tra i partecipanti.

Cosa succede se un’impresa non riesce a dimostrare che il sistema di assegnazione dei premi ha funzionato correttamente?

Se un’impresa non è in grado di dimostrare il corretto funzionamento del sistema di assegnazione dei premi, si assume la piena responsabilità in caso di contestazioni da parte dei partecipanti.

Questo può comportare:

  • Obbligo di assegnare i premi contestati, anche senza prova dell’estrazione regolare.
  • Sanzioni amministrative previste dalla normativa in caso di irregolarità.
  • Possibili danni di immagine e perdita di fiducia da parte dei consumatori.

Per evitare rischi, è fondamentale utilizzare sistemi di assegnazione certificati, sicuri e tracciabili, oltre a documentare correttamente tutte le fasi del concorso, come previsto dal D.P.R. 26 ottobre 2001, n. 430

Cosa succede se si supera il montepremi stimato in un’operazione a premi?

Se in un’operazione a premi il valore effettivo dei premi assegnati supera il montepremi stimato e dichiarato nella comunicazione al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, è necessario adeguare la cauzione prestata.
In particolare:

  1. Integrazione della cauzione:
    • Poiché la cauzione per un’operazione a premi è pari al 20% del valore complessivo dei premi promessi, in caso di superamento del montepremi, l’impresa deve integrare la cauzione entro i limiti del nuovo valore.
    • L’integrazione va effettuata con le stesse modalità previste per la cauzione iniziale (fideiussione bancaria, polizza assicurativa o deposito cauzionale).
  2. Comunicazione al Ministero:
    • L’azienda deve informare tempestivamente il Ministero delle Imprese e del Made in Italy della variazione del montepremi e dell’avvenuto adeguamento della cauzione.

Non adeguare la cauzione può comportare il rischio di sanzioni amministrative e compromettere la regolarità dell’iniziativa.

Come funziona il mirroring nei concorsi a premio con server all’estero e quali garanzie deve offrire?

Il mirroring è una procedura fondamentale per organizzare concorsi a premio che prevedono l’utilizzo di server all’estero, garantendo il rispetto della normativa italiana e la trasparenza nelle operazioni.
Ecco come funziona e quali garanzie deve offrire:

  1. Uso dei server esteri:
    • È consentito utilizzare server ubicati all’estero solo per le attività preparatorie, come:
      • Iscrizione dei partecipanti.
      • Caricamento di contenuti.
      • Raccolta di preferenze o votazioni.
    • L’assegnazione dei premi deve invece avvenire su un server localizzato in Italia.
  2. Tecnologia di mirroring:
    • Il sistema di mirroring consente di duplicare in tempo reale i dati raccolti dal server estero su un server italiano.
    • Questa tecnologia deve essere certificata, tracciabile e verificabile da un notaio o da un funzionario camerale.
  3. Garanzie per i partecipanti:
    • Il mirroring assicura che i dati utilizzati per l’assegnazione dei premi siano integri e non manipolabili.
    • Il promotore è responsabile del corretto funzionamento del sistema e deve garantirne la trasparenza.
  4. Responsabilità del promotore:
    • Il promotore deve specificare nel regolamento del concorso la propria assunzione di responsabilità sul sistema utilizzato.
    • In caso di contestazioni, dovrà dimostrare che il sistema ha funzionato correttamente.

Cosa deve contenere la legal line di un concorso a premi e di un’operazione a premio?

La legal line è una dicitura obbligatoria da inserire in tutti i materiali promozionali di un concorso o di un’operazione a premio. Serve a fornire al consumatore informazioni essenziali sull’iniziativa, garantendo trasparenza e conformità normativa.

Legal Line di un Concorso a Premio

  1. Nome del concorso → La denominazione ufficiale dell’iniziativa.
  2. Periodo di validità → Le date di inizio e fine del concorso.
  3. Montepremi complessivo → Il valore totale dei premi messi in palio.
  4. Modalità di partecipazione → Un riferimento chiaro alle modalità di partecipazione (es. “Regolamento completo su [sito web]”).
  5. Dati del promotore → Nome e sede legale dell’azienda organizzatrice.

🔎 Esempio di Legal Line per un concorso:
“Concorso valido dal 01/03/2025 al 31/05/2025. Montepremi complessivo €10.000. Regolamento completo su www.nomemarchio.it. Promosso da [Nome Azienda]

Legal Line di un’Operazione a Premio

  1. Nome dell’operazione → Il nome ufficiale dell’iniziativa.
  2. Periodo di validità → Le date di inizio e fine dell’operazione.
  3. Tipologia di premio → Descrizione chiara del premio offerto (es. buoni sconto, gadget).
  4. Modalità di partecipazione → Indicazione di come ottenere il premio (es. “Acquista 2 prodotti e ricevi un omaggio”).
  5. Dati del promotore → Nome e sede legale dell’azienda promotrice.

🔎 Esempio di Legal Line per un’operazione a premio:
“Operazione a premio valida dal 01/04/2025 al 30/06/2025. In palio gadget esclusivi per chi acquista almeno 3 prodotti della linea [Nome Prodotto]. Regolamento disponibile su www.nomemarchio.it. Promosso da [Nome Azienda]

Devo inserire la legal line su tutti i materiali di comunicazione di un concorso o di un’operazione a premio?

, è fortemente raccomandato inserire la legal line su tutti i materiali di comunicazione relativi a un concorso o a un’operazione a premio.

La legal line garantisce trasparenza e tutela sia l’azienda promotrice che i partecipanti, fornendo informazioni chiare e complete sull’iniziativa.

Dove deve essere inserita la legal line?
La legal line deve essere presente su tutti i canali e i materiali promozionali utilizzati per comunicare l’iniziativa, tra cui:

    • Sito web e landing page dedicati al concorso – mandatorio
    • Post e sponsorizzate sui social media (Facebook, Instagram, TikTok, LinkedIn, ecc.) – consigliato
    • Banner pubblicitari online e campagne display – consigliato
  • Materiale cartaceo (locandine, flyer, espositori nei punti vendita) – mandatorio
  • Packaging del prodotto (se la promozione è comunicata sulla confezione) – mandatorio
  • Spot TV, radio e video promozionali – mandatorio
  • DEM (Direct Email Marketing) e newsletter – mandatorio

Come deve essere inserita la legal line di un concorso a premi in uno spot pubblicitario?

📺 Spot TV e Video Online:

  • Visibilità: Deve rimanere a schermo per almeno 3 secondi.
  • Contrasto: Testo ben leggibile con colori a contrasto rispetto allo sfondo.
  • Dimensione: Carattere di dimensioni adeguate e facilmente leggibile.

🎧 Spot Radio:

  • Chiarezza: Deve essere letta in modo chiaro e a velocità comprensibile.
  • Sintesi: Frasi brevi e dirette per facilitare l’ascolto.

📝 Esempio:
“Concorso valido fino da 01/05/2025 al 31/05/2025. Montepremi €10.000. Regolamento su www.nomemarchio.it.”

Se promuovo un concorso a premio in una fiera o in un luogo fisico, il gestore deve essere associato?

Dipende da come viene promossa l’iniziativa.

  1. Concorso pubblicizzato all’esterno della fiera:
    • Se il concorso è promosso anche all’esterno della fiera e la partecipazione è legata all’acquisto di un biglietto d’ingresso, il gestore della fiera deve essere formalmente associato al concorso.
    • In questo caso, il gestore deve essere iscritto al Registro delle Imprese e indicato tra i promotori nel regolamento ufficiale.
  2. Concorso pubblicizzato solo all’interno della fiera:
    • Se il concorso è promosso esclusivamente all’interno della fiera e l’accesso non è vincolato alla partecipazione al concorso, non è necessario che il gestore sia associato.
    • La gestione del concorso rimane a carico del soggetto promotore.

Come si calcola correttamente il valore di mercato di un premio personalizzato, esclusivo o l’invito ad un evento organizzato dal promotore?

Il valore di mercato di un premio personalizzato o esclusivo si calcola considerando:

  1. Costi di Produzione: Materiali, design, personalizzazione e confezionamento o di organizzazione dell’evento
  2. Prezzi di Mercato: Valutazione di prodotti simili disponibili sul mercato.
  3. Perizia Tecnica: Obbligatoria per premi di alto valore o unici (es. opere d’arte).

Come si dovrebbe gestire un reclamo o una contestazione in un concorso a premio?

Gestire in modo corretto e trasparente un reclamo è fondamentale per tutelare l’azienda e mantenere la fiducia dei partecipanti. La raccomandazione è di seguire alcuni passaggi chiave:

  1. Prevedere una procedura chiara nel regolamento: È buona pratica indicare nel regolamento le modalità e i tempi per presentare reclami o contestazioni. Questo evita malintesi e fornisce ai partecipanti un punto di riferimento chiaro.
  2. Verificare attentamente la segnalazione: Analizzare con attenzione il reclamo confrontandolo con quanto previsto dal regolamento e con le prove fornite (scontrini, codici, screenshot).
  3. Rispondere in modo tempestivo, professionale e gentile: È importante gestire i reclami con prontezza, mantenendo un tono cordiale e professionale. Anche in caso di rigetto, la risposta deve essere chiara e motivata.

Se i miei prodotti promozionati escono prima dell’inizio del concorso, è un problema?

La distribuzione dei prodotti promozionati prima dell’inizio ufficiale del concorso può rappresentare un problema se viene percepita come avvio anticipato della manifestazione. Infatti, secondo il D.P.R. 430/2001, il concorso può iniziare solo dopo che siano trascorsi almeno 15 giorni dalla comunicazione al Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

Per evitare problemi, è consigliabile prevedere nel regolamento che i prodotti promozionati possano essere distribuiti prima dell’inizio ufficiale e che questa distribuzione sia considerata esclusivamente come attività di comunicazione, non valida per la partecipazione. In questo modo, si garantisce la conformità normativa e si evitano contestazioni.

I prodotti promozionati possono rimanere in vendita dopo la fine del concorso?

Sì, i prodotti promozionati possono restare in vendita anche dopo la conclusione del concorso, purché la legal line sia chiara e renda evidente che il concorso è terminato. Questo evita di confondere i consumatori sulla validità della promozione.

È consigliabile prevedere nel regolamento che i prodotti possano rimanere in vendita dopo la fine del concorso, specificando che la promozione è conclusa. Inoltre, considera che alcuni punti vendita potrebbero non gradire questa situazione e potrebbero richiedere la restituzione dei prodotti.

Si può organizzare un concorso a premi con la ruota della fortuna?

Sì, è possibile organizzare un concorso a premi utilizzando la ruota della fortuna, ma è necessario rispettare specifiche regole in base alla modalità di svolgimento:

  • Ruota della fortuna fisica: Se la ruota è fisica e l’assegnazione dei premi avviene dal vivo, è obbligatoria la presenza di un notaio o di un funzionario della Camera di Commercio per garantire la regolarità e la trasparenza dell’estrazione.
  • Ruota della fortuna digitale: Se la ruota è virtuale (online o su dispositivi digitali), è necessaria una perizia tecnica rilasciata da un professionista qualificato. Questa perizia deve certificare che il software utilizzato per l’estrazione è sicuro, non manipolabile e garantisce casualità nell’assegnazione dei premi.

Se un concorso prevede un gioco di abilità è necessaria la presenza di un notaio?

Sì, anche nei concorsi a premio basati su giochi di abilità è obbligatoria la presenza di un notaio o di un funzionario della Camera di Commercio durante l’assegnazione dei premi.

Questo requisito garantisce la trasparenza e la regolarità delle procedure, come previsto dal D.P.R. 26 ottobre 2001, n. 430. La figura di garanzia deve verificare che i criteri di valutazione siano applicati correttamente e che i vincitori siano individuati nel rispetto delle regole stabilite nel regolamento.

È possibile sostituire un premio con uno di pari valore o superiore in un concorso a premio?

Sì, è possibile sostituire un premio con uno di pari valore o superiore solo in caso di indisponibilità del premio originariamente previsto. Questa possibilità deve essere specificata chiaramente nel regolamento del concorso per garantire trasparenza verso i partecipanti.
La sostituzione deve avvenire con un premio di pari valore o superiore e di concreta utilità per il vincitore, evitando qualsiasi penalizzazione o svalutazione del premio.

È possibile allungare la durata di un concorso a premi?

Sì, è possibile prorogare la durata di un concorso a premi, ma è necessario:

  1. Modificare il regolamento e comunicarlo al Ministero delle Imprese e del Made in Italy almeno 15 giorni prima che la modifica abbia effetto.
  2. Aumentare proporzionalmente il numero dei premi in palio rispetto alla durata estesa del concorso, mantenendo inalterate le probabilità di vincita.
  3. Adeguare la fideiussione al nuovo montepremi e alla nuova durata.

È possibile aumentare il numero di prodotti promozionati che danno diritto a partecipare al concorso?

Sì, è possibile aumentare il numero di prodotti promozionati che consentono la partecipazione al concorso, alle seguenti condizioni:

  1. Modificare il regolamento e comunicare la variazione al Ministero delle Imprese e del Made in Italy almeno 15 giorni prima dell’efficacia della modifica.
  2. Aumentare proporzionalmente il numero dei premi in palio per garantire le stesse probabilità di vincita iniziali e mantenere la massima trasparenza.
  3. Adeguare la fideiussione al nuovo montepremi.

Cosa succede se la ONLUS indicata nel regolamento non vuole ricevere i premi non assegnati? È possibile cambiarli o individuare un’altra ONLUS?

Se la ONLUS indicata nel regolamento rifiuta di ricevere i premi non assegnati, ci sono due possibili soluzioni:

  1. Sostituzione dei Premi: È possibile sostituire i premi con altri beni di pari valore e di concreta utilità per la ONLUS, a condizione che la modifica venga comunicata tempestivamente al Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Tuttavia, resta vietata la conversione dei premi in denaro.
  2. Individuazione di un’Altra ONLUS: Se la ONLUS inizialmente designata non può o non vuole ricevere i premi, è possibile individuare un’altra ONLUS come beneficiaria. Anche in questo caso, è obbligatorio comunicare la modifica al Ministero delle Imprese e del Made in Italy per garantire trasparenza e conformità alla normativa. La nuova ONLUS deve possedere i requisiti previsti dalla legge.

Si possono organizzare concorsi a premio per promuovere prodotti non pubblicizzabili, come tabacco, farmaci o latte per neonati?

No, non è possibile organizzare concorsi a premio per promuovere prodotti la cui pubblicità è vietata dalla legge.

In Italia, la normativa vigente proibisce l’organizzazione di manifestazioni a premio per prodotti soggetti a restrizioni pubblicitarie, tra cui:

  • Tabacco e prodotti da fumo, inclusi sigarette elettroniche e liquidi con nicotina, ai sensi del D.Lgs. 6/2016 e delle normative europee.
  • Farmaci con obbligo di prescrizione medica e dispositivi medici che richiedono prescrizione, secondo il D.Lgs. 219/2006.
  • Latte per neonati da 0 a 6 mesi, regolamentato dal D.Lgs. 84/2011, che vieta qualsiasi forma di promozione diretta o indiretta.

Queste restrizioni mirano a tutelare la salute pubblica e a impedire pratiche commerciali scorrette, specialmente nei confronti di categorie vulnerabili come i minori o i consumatori in condizioni di fragilità.

Si può far pagare un cliente per partecipare a un concorso a premio?

No, non è consentito far pagare un cliente per partecipare a un concorso a premio.

Secondo il D.P.R. 26 ottobre 2001, n. 430, la partecipazione a un concorso a premio deve essere gratuita, fatta eccezione per i normali costi di acquisto del prodotto o servizio promozionato e per le ordinarie spese di connessione o invio (es. costi di spedizione, chiamate, SMS o collegamenti internet, purché non maggiorati).

Non sono ammessi:

  • Costi aggiuntivi specifici per la partecipazione al concorso.
  • Quote di iscrizione o tariffe extra per accedere all’iniziativa.
  • Spese superiori al normale prezzo di mercato del prodotto/servizio promozionato.

Richiedere un pagamento aggiuntivo configurerebbe una pratica assimilabile al gioco d’azzardo, attività riservata allo Stato.

Come deve essere redatta la perizia sulla funzionalità del software in un concorso a premi?

La perizia sul software utilizzato per la gestione di un concorso a premi deve essere redatta da un tecnico qualificato, anche se non iscritto ad un albo professionale. Questo documento ha lo scopo di garantire la correttezza e la trasparenza del sistema di gestione del concorso.

La perizia deve attestare:

  1. Non manomettibilità dei sistemi: il software deve essere progettato in modo da impedire qualsiasi alterazione o manipolazione delle modalità di partecipazione e di assegnazione dei premi.
  2. Trasparenza e rispetto del regolamento: il sistema deve garantire il rispetto delle regole stabilite nel regolamento ufficiale del concorso, assicurando trasparenza e tutela della fede pubblica.
  3. Correttezza degli elenchi forniti: i dati e gli elenchi dei partecipanti e dei vincitori generati dal software devono essere corretti, completi e conformi alle modalità previste.
  4. Ubicazione del server in Italia: il server su cui opera il software per l’assegnazione dei premi deve essere situato in Italia o, in alternativa, deve essere previsto un sistema di mirroring su server italiano. Questo garantisce la tracciabilità e la supervisione delle operazioni da parte del notaio o del funzionario camerale.

Questa perizia deve essere presentata al notaio o al funzionario camerale incaricato di supervisionare il concorso, per attestare la regolarità delle operazioni di assegnazione dei premi.
Clicca qui per il facsimile.

Cosa fare se un concorso a premi non ha avuto partecipanti?

Se un concorso a premi si conclude senza aver registrato alcun partecipante, il promotore deve comunque rispettare gli obblighi previsti dalla normativa vigente (D.P.R. 26 ottobre 2001, n. 430). Ecco cosa è necessario fare:

  1. Redazione del Verbale di Chiusura
    È obbligatorio redigere il verbale di chiusura alla presenza di un notaio o di un funzionario camerale, dichiarando ufficialmente l’assenza di partecipanti e, di conseguenza, di vincitori.
  2. Devoluzione dei Premi alla ONLUS Indicata
    I premi non assegnati devono essere devoluti alla ONLUS indicata nel regolamento del concorso. Se la ONLUS non accetta i premi, è necessario comunicarlo al Ministero delle Imprese e del Made in Italy per poter individuare un’altra ONLUS beneficiaria.
  3. Gestione della Cauzione
    La cauzione versata (pari al 100% del valore dei premi promessi) potrà essere svincolata solo dopo la trasmissione del verbale di chiusura e trascorsi i termini previsti dalla normativa.
  4. Comunicazione al Ministero
    È consigliabile comunicare al Ministero delle Imprese e del Made in Italy l’esito del concorso e la devoluzione dei premi alla ONLUS, per mantenere trasparenza e conformità con la normativa.

Chi effettua i controlli sulle manifestazioni a premio in Italia?

Le manifestazioni a premio sono soggette a controlli da parte di diverse autorità, ciascuna con competenze specifiche per garantire la regolarità e la trasparenza delle iniziative. Ecco gli enti coinvolti:

  1. Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT)
    • Verifica la corretta comunicazione di avvio delle manifestazioni a premio.
    • Controlla il rispetto degli adempimenti previsti dal D.P.R. 26 ottobre 2001, n. 430 (regolamento, cauzione, verbali).
    • Può applicare sanzioni amministrative in caso di violazioni.
  2. Agenzia delle Entrate
    • Effettua controlli sugli adempimenti fiscali legati alle manifestazioni a premio.
    • Verifica il corretto pagamento di imposte, ritenute fiscali e IVA sui premi assegnati.
  3. Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM)
    • Vigila sulle manifestazioni a premio per evitare che siano utilizzate per eludere il monopolio statale sui giochi d’azzardo.
    • Controlla che le iniziative non si configurino come gioco d’azzardo o lotterie non autorizzate.
  4. Polizia Postale
    • Interviene in caso di frodi informatiche o reati online legati ai concorsi digitali.
    • Verifica la sicurezza dei sistemi utilizzati e la tutela dei dati personali online.
  5. Guardia di Finanza
    • Effettua controlli su aspetti fiscali e tributari delle manifestazioni.
    • Indaga su eventuali frodi, pratiche commerciali scorrette o evasione fiscale.
  6. Garante per la Protezione dei Dati Personali (Garante Privacy)
    • Supervisiona il trattamento dei dati personali dei partecipanti, in conformità con il Regolamento UE 2016/679 (GDPR).
    • Può intervenire in caso di raccolta o gestione non conforme dei dati.
  7. Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM)
    • Vigila sulle pratiche commerciali scorrette o ingannevoli legate ai concorsi.
    • Controlla il rispetto delle regole di trasparenza e correttezza nei messaggi pubblicitari.

Un influencer può organizzare un concorso a premi in Italia?

, un influencer può organizzare un concorso a premi in Italia solo se è titolare di Partita IVA ed è regolarmente iscritto al Registro delle Imprese.

No, se l’influencer è una persona fisica senza Partita IVA e senza iscrizione al Registro delle Imprese, non può organizzare concorsi a premi.

Secondo il D.P.R. 26 ottobre 2001, n. 430, le manifestazioni a premio possono essere organizzate esclusivamente da:

  • Società di capitali (S.p.A., S.r.l., S.a.p.a.)
  • Società di persone (S.n.c., S.a.s.)
  • Ditte individuali regolarmente iscritte al Registro delle Imprese
  • Enti non commerciali (associazioni, ONLUS) solo per manifestazioni di sorte locale

🔎 Come può un influencer organizzare legalmente un concorso a premi?

  1. Aprendo una Partita IVA e iscrivendosi al Registro delle Imprese.
  2. Collaborando con un’azienda già iscritta al Registro delle Imprese, che sarà la promotrice ufficiale del concorso.

Devo pagare l’IRPEF sui premi devoluti a una ONLUS?

No, i premi devoluti a una ONLUS indicata nel regolamento del concorso non sono soggetti a ritenuta IRPEF.

Secondo la normativa italiana, quando i premi non assegnati o non richiesti vengono devoluti a una Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale (ONLUS), non si applica la ritenuta d’acconto prevista per i premi destinati a persone fisiche o ad altri soggetti. Questo perché la donazione alla ONLUS è considerata un atto di liberalità e non una forma di reddito imponibile.

Attenzione:

  • È importante che la ONLUS sia regolarmente indicata nel regolamento del concorso e la devoluzione dei premi avvenga secondo quanto comunicato al Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
  • Non è possibile convertire i premi in denaro da devolvere alla ONLUS; la donazione deve avvenire in beni o servizi.

Cos’è legalmente un cashback?

Legalmente, il cashback non è considerato una manifestazione a premio. Si configura come uno sconto post-acquisto, in quanto consiste nella restituzione totale o parziale di una somma di denaro a seguito di un acquisto.

Secondo il D.P.R. 26 ottobre 2001, n. 430, il cashback non rientra nei concorsi o operazioni a premio perché è assimilabile a uno sconto praticato all’atto dell’acquisto o successivamente. Non prevede elementi di sorte o abilità e non richiede particolari adempimenti burocratici.

  • Il cashback deve essere direttamente collegato all’acquisto e non può essere subordinato a meccanismi di sorte o selezione.
  • Se il cashback include elementi aleatori o di competizione, non è legale in Italia.

“Soddisfatti o Rimborsati” è una manifestazione a premi?

No, l’iniziativa “Soddisfatti o Rimborsati” non è considerata una manifestazione a premi.

Secondo la normativa italiana, in particolare il D.P.R. 26 ottobre 2001, n. 430, questa tipologia di iniziativa rientra tra le pratiche commerciali e non tra le manifestazioni a premio, poiché si tratta di un rimborso che agisce come uno sconto differito.

Il rimborso è concesso solo a seguito dell’acquisto e della restituzione del prodotto, quindi non rappresenta né un premio né un incentivo legato al caso o all’abilità.

Una promozione con la formula ‘Tutti vincono’ è considerata una manifestazione a premi?”

Non sempre. Una promozione con la formula “Tutti vincono” è considerata una manifestazione a premi solo se è collegata all’acquisto di un prodotto o servizio.

Se, invece, non è richiesto alcun acquisto e la partecipazione è completamente gratuita, e non c’e’ aleatorietà o abilità, non rientra nella disciplina delle manifestazioni a premio secondo il D.P.R. 26 ottobre 2001, n. 430.

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