Il dpr 430/2001 ai sensi del art 6 comma 5, esplicitamente esclude dalle manifestazioni a premio:
“le manifestazioni nelle quali i premi sono destinati a favore di enti od istituzioni di carattere pubblico o che abbiano finalità eminentemente sociali o benefiche”
Questa esclusione ci permette di organizzare moltissime attività che facendo leva sul senso di responsabilità dei clienti e fan ci aiutano a trasmettere valori e/o azioni positive del nostro Brand.
Se vuoi organizzare un progetto di charity engagement devi redigere un regolamento di trasparenza che disciplini l’attività, ma soprattutto devi prevedere che gli unici beneficiari dei premi siano società non a scopo di lucro.
Ma quali sono le società che possono essere beneficiare di queste attività?
Ecco un elenco:
- Onlus
- Ospedali
- Scuole
- Associazioni sportive
- Enti pubblici
Se hai dei dubbi inviaci la visura camerale della società beneficiaria che verifichiamo l’esclusione.
Qualora Il Ministero dello sviluppo economico riscontrasse la mancanza del requisito sopraindicato attiverebbe una procedura per Manifestazione vietata appositamente sanzionata.
Il lancio classico di un progetto di charity engagement è il seguente:
- Fai un post con un hashtag di campagna
- Per ogni post fatto con l’hashtag il promotore verserà xx Euro all’ente non a scopo di lucro.
Ecco alcuni esempi di progetti di charity engagement di successo:
KLM #perunmarepulito
Vuoi vedere la case completa e anche premiata? Clicca qui
Suzuki è sport dona 40.000 euro
Clicca qui per vedere la case
Se una iniziativa di charity engagement non ti permette di raggiungere gli obiettivi che ti stai proponendo puoi optare su altre meccaniche che, pur premiando i partecipanti, siano ritenute escluse ai sensi dal dpr 430/2001, le più comuni sono:
VUOI SAPERE COME ORGANIZZARE UN PROGETTO DI CHARITY ENGAGEMENT?
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